mutui: tassi di interesse ancora bassi nel 2020

Nonostante il cambio al vertice della Banca Centrale Europea, le politiche economiche adottate non sembrano essere cambiate. Il mantenimento a zero del costo del denaro e il rilancio del ‘Quantitative Easing’ – così come spiega una nota dell’ufficio studi gruppo Tecnocasa – stanno contribuendo a fissare ai minimi i principali indicatori finanziari che influenzano il mercato dei mutui ipotecari. Di conseguenza, i bassi tassi di interesse applicati dalle banche ai propri clienti, contribuiranno a movimentare ancora il settore dei mutui ipotecari, sia per la componente di acquisto dell’abitazione sia per la surroga di un mutuo già esistente per tutto l’anno 2020. Dai massimi di Luglio 2011 (1,60%), il tasso Euribor (3 mesi) ha iniziato una parabola discendente che lo ha portato a quota 0,19% a dicembre 2012, per attestarsi poco sopra lo 0,20% per tutto il 2013 e il 2014, salvo andare sottozero da maggio 2015. La quotazione di dicembre 2019 è risultata essere -0,40%, di poco superiore al minimo storico di sempre (-0,41% Agosto ’19). Dopo aver mantenuto una media intorno al 3,4% nel 2011, l’Eurirs (25 anni) è sceso a giugno 2012 a quota 2,13% ed è tornato a crescere fino al 2,75% a settembre 2013. Da allora ha iniziato una fase discendente di lungo periodo che si è accentuata a fine 2018 per portare l’indice di riferimento al minimo storico ad agosto 2019 con +0,23%. L’ultima rilevazione di dicembre 2019 vede una leggera ripresa a 0,55%.

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